WordReference.com - Dizionario della Lingua Italiana © 2012 Le Monnier:
vendere ‹vén·de·re› v.tr. (ind. pres. véndo, ecc.; pass. rem. vendéi o vendètti, vendésti, ecc.; p.pass. vendùto)
- Trasferire, cedere la proprietà di una cosa o di un diritto dietro il corrispettivo di un prezzo: ho venduto la moto a un amico ho venduto l’appartamento a mezzo milione di euro v. a rate, all’ingrosso mio cugino vende pellami
V. cara la vita, la pelle, difendersi strenuamente prima di cedere all’avversario
V. fumo, spacciare per vere cose inesistenti, spec. millantando meriti che non ci spettano
Da v., in gran quantità o in sommo grado: hai ragioni da v. - fig. Raccontare, divulgare notizie, spec. false e infondate, spacciandole per vere: me l’hanno venduta come informazione sicura.
- estens. Cedere illecitamente cose non venali in cambio di danaro o di favori; mercificare: v. il proprio voto
Tradire per denaro, spec. consegnando nelle mani del nemico
V. l’anima (al diavolo), eccedere qualunque limite morale pur di raggiungere i propri scopi. - Come intr. (aus. avere), di un prodotto, avere un determinato successo nelle vendite: questo è un libro che vende. vendersi v.rifl.
- Proporsi in un determinato ruolo o per un’attività mettendo in risalto i propri meriti e le proprie qualità: è uno che non si sa v.
- Accettare di agire in modo disonesto o contro i propri doveri in cambio di una ricompensa: il testimone si è venduto alla mafia.
- Fare commercio del proprio corpo, prostituirsi.